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al testo di Franca Alaimo
Amore senza amore
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Poi lui non volle più mangiare il mio corpo buono e fragrante come pane fresco e lo lasciò sul vassoio bianco del letto a svaporare con il respiro dei rami e la luce della luna che mi avvolgeva nella sua carta stagnola per fare di me la Sirena che canta nel mare rovesciato del cielo. E nemmeno lo volle a primavera quando il sesso profuma come un mazzetto di biancospini dai minuscoli stami troppo rossi. Girato verso il muro mi offriva la schiena con le sue costellazioni d’efelidi color del vino come il mare d’Omero o il cielo arrossato di nuvole purpuree o le rose covate dalla notte. Ma ogni tanto sognavo che tutta la nostra stanza fosse il mare aperto e che noi, dormendo, eravamo caduti nel cuore dell’acqua in pieno analfabetico silenzio dove leggeri e senza riposo come le alghe andavamo e venivamo dall’uno all’altro corpo con orgasmi lenti come passi di danza.
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Franco Bonvini
- 05/02/2016 10:44:00
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Davvero bella.
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Fiammetta Lucattini
- 05/02/2016 10:13:00
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Erotismo esistenziale di qualità difficilmente eguagliabile. Un saluto.
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Marco G. Maggi
- 22/01/2016 17:45:00
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Entrare nel profondo che unisce leros al sentimento, e farlo con leleganza di un linguaggio mai banale, toccando la carne viva. Purtroppo il tempo tiranno ultimamente mi tiene abbastanza lontano dallamata Recherche, ma poesie come questa danno valore allattimo, e, allimprovviso, mi ritrovo con altri occhi ad osservare il cielo. Grazie
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Sandro Angelucci
- 22/01/2016 12:22:00
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Non è piaggeria - Franca lo sa bene - ma scrivere poesia come fa lei non è da tutti. Nei suoi versi cè sempre qualcosa di diverso; come posso dire? Cè quel quid che permette di entrare in comunicazione con unanima, che soltanto così può e sa esprimersi. "Amore senza amore": amare senza sentire nel compagno il desiderio di "mangiarla" (non è magnifico? Io trovo tale luso di questo verbo). Non è forse cibarsi dellaltro, amare? E volere che laltro ti mangi? Ciò nonostante lei ama, lo ama fino in fondo; anche quando, a primavera, si sente rifiutata proprio mentre "il sesso profuma come un mazzetto di biancospini dai minuscoli stami troppo rossi."; lo ama "In pieno analfabetico silenzio", nel mare aperto della loro stanza, "dove leggeri e senza riposo come le alghe / andavamo e venivamo dall’uno all’altro corpo / con orgasmi lenti come passi di danza.". Grazie, Franca, grazie di avermi e averci regalato il respiro delleros, della più sacra verità del mondo.
Sandro Angelucci
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Guglielmo Peralta
- 21/01/2016 15:42:00
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Lamore non più consumato non è del tutto perduto. Esso non si racchiude, non rimane circoscritto nel dolore ma va oltre sé stesso, si fa canto di Sirena nel cielo della Poesia, dove lanima elevandosi gode della bellezza che lenisce e compensa lamarezza patita per il rifiuto del corpo, per il mancato appagamento del desiderio. Ma è il sogno che, nella veglia e nello slancio vitale dei sensi, "realizza" lunione dei corpi che danzano come onde, negli amplessi di un amore infinito, simile a un mare aperto.
E noi lettori, ammaliati dalla Sirena, non corriamo rischi perché, qui, il suo canto ci rin-franca e ci rende arditi nella navigazione verso la bellezza, verso quell "analfabetico silenzio", che non ha bisogno di parole ma solo di contemplazione.
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Amina Narimi
- 20/01/2016 00:14:00
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MioFiloDiLuce, Franca che amo è come cogliere i fiori delle felci leggere questa tua poesia, col respiro su unimmagine di luce nella discesa del suo canto. Usando la ferita per radice rinasce prima il frutto della foglia e largento delle foglie capovolte sono il viso delle spalle nei tuoi occhi.E lì che io vi vedo come alghe cadendo nella pioggia dellorgasmo scintillare lentamente nella stanza dove culmina ogni volta la vertigine
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Loredana Savelli
- 19/01/2016 22:53:00
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Colori come pugni, tanto intensamente dicono la disillusione della passione. I colori sono lelemento poetico che più mi ha colpito, le tonalità dal bianco al rosso, in un crescendo che coinvolge. Grande scrittura, ciao Franca.
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Francesca Grasso
- 19/01/2016 22:20:00
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emozionante e profondamente bella
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Franca Colozzo
- 19/01/2016 20:34:00
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E una poesia la tua in cui il tempo si è fermato ad ascoltare le pulsioni damore, di un amore mai stanco di inventarsi ogni giorno e di ammantarsi delle tenebre di un sogno che svanisce al mattino. Bella è questa poesia, così struggente da farmi venire le lacrime per tanta forza damare per sempre.
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